Stage Teatrale “Jennifer”

Stage su Jennifer, uno dei personaggi più famosi creati dalla penna di Annibale Ruccello, diretto da Antonello De Rosa.

Cover Eventi Scena

Annibale Ruccello è stato tra i protagonisti di una fervida stagione di rinascita e di rinnovvamento della drammaturgia italiana degli anni ottanta. Nei sette giorni di stage intensivo previsto (35 ore di lavoro), toccheremo uno dei personaggi più affascinanti creati da questo autore e lavoreremo sulla sua poetica teatrale.  Di fatto i personaggi del teatro di Ruccello sono in ostaggio di forze che li dominano. Essi sono simili a un territorio occupato che è stato spogliato dalla sua ricchezza e cancellato. L’esercito nemico, responsabile di questa aggressione, è composto dalla società di massa: con il suo linguaggio miserabile e caricaturale, con la prepotenza dei miti televisivi, con il falso prestigio dei suoi oggetti di consumo, con la simulazione della felicità. Il paese occupato, la vittima più martoriata, è l’anima e l’immaginazione di questa umanità.

Lo Stage parte dall’indagine sulla natura umana dei singoli partecipanti, attraverso il recupero della memoria fisica; confluisce nel lavoro sul coro, contenitore di tutte le dinamiche di relazione in scena. Al movimento si intreccia il canto, elemento naturale e primordiale di comunicazione e la parola scardinata, scomposta, cantata, “ri-suonata”. Questi elementi si traducono in strumenti necessari al lavoro dell’attore-autore e definiscono la poetica nello sguardo dello spettatore. Il risultato è la formazione di un attore autore delle proprie scene, di un gruppo responsabile della creazione collettiva. Lo spettacolo è di tutti e tutti ne fanno dono a chi guarda.

Informazioni e modalità di partecipazione:

Il laboratorio è aperto ad un numero massimo di 25 partecipanti di qualsiasi età, lingua  e provenienza geografica, siano essi attori professionisti, allievi attori, danzatori o provenienti da diverse discipline artistiche o da altre professioni. Ha una durata complessiva di 35 ore per 7 giorni lavorativi, per 5 ore al giorno.

Per essere ammessi si prega di inviare, tramite mail [scenateatrosalerno@gmail.com] la propria richiesta di partecipazione e, o un curriculum artistico (in caso di artisti professionisti), oppure una breve descrizione di sé, dei propri interessi, delle proprie peculiarità e motivazione di partecipazione (se non si hanno esperienze artistiche). In entrambi i casi si possono aggiungere abilità particolari (se si posseggono), le informazioni anagrafiche (luogo di residenza, età) e i recapiti necessari per essere ricontattati.

Periodo Stage:

Da lunedì 7 a giovedì 24 Settembre 2015.

Spettacolo:

Sabato 3 Ottobre 2015.

Località:

Auditorium Centro Sociale di Salerno [Via Vestuti].

Info:

info@scenateatro.com | scenateatrosalerno@gmail.com

Stage Teatrale “Figure Deportate”

Stage sui personaggi di Annibale Ruccello diretto da Antonello De Rosa.

Stage Catania Figure Deportate Ruccello

Annibale Ruccello è stato tra i protagonisti di una fervida stagione di rinascita e di rinnovvamento della drammaturgia italiana degli anni ottanta. Nei tre giorni di stage intensivo previsto (15 ore di lavoro), toccheremo tutti i personaggi di questo autore e lavoreremo sulla sua poetica teatrale.  Di fatto i personaggi del teatro di Ruccello sono in ostaggio di forze che li dominano. Essi sono simili a un territorio occupato che è stato spogliato dalla sua ricchezza e cancellato. L’esercito nemico, responsabile di questa aggressione, è composto dalla società di massa: con il suo linguaggio miserabile e caricaturale, con la prepotenza dei miti televisivi, con il falso prestigio dei suoi oggetti di consumo, con la simulazione della felicità. Il paese occupato, la vittima più martoriata, è l’anima e l’immaginazione di questa umanità.

Lo Stage parte dall’indagine sulla natura umana dei singoli partecipanti, attraverso il recupero della memoria fisica; confluisce nel lavoro sul coro, contenitore di tutte le dinamiche di relazione in scena. Al movimento si intreccia il canto, elemento naturale e primordiale di comunicazione e la parola scardinata, scomposta, cantata, “ri-suonata”. Questi elementi si traducono in strumenti necessari al lavoro dell’attore-autore e definiscono la poetica nello sguardo dello spettatore. Il risultato è la formazione di un attore autore delle proprie scene, di un gruppo responsabile della creazione collettiva. Lo spettacolo è di tutti e tutti ne fanno dono a chi guarda.

Informazioni e modalità di partecipazione:

Il laboratorio è aperto ad un numero massimo di 25 partecipanti di qualsiasi età, lingua  e provenienza geografica, siano essi attori professionisti, allievi attori, danzatori o provenienti da diverse discipline artistiche o da altre professioni. Ha una durata complessiva di 15 ore per 3 giorni lavorativi, per 5 ore al giorno.

Per essere ammessi si prega di inviare, tramite mail [scenateatrosalerno@gmail.com] la propria richiesta di partecipazione e, o un curriculum artistico (in caso di artisti professionisti), oppure una breve descrizione di sé, dei propri interessi, delle proprie peculiarità e motivazione di partecipazione (se non si hanno esperienze artistiche). In entrambi i casi si possono aggiungere abilità particolari (se si posseggono), le informazioni anagrafiche (luogo di residenza, età) e i recapiti necessari per essere ricontattati.

Periodo Stage:

Giovedì 23, Venerdì 24 e Sabato 25 Aprile 2015.

Località:

Chiesa di San Francesco in Via Pietro Verri 10 [zona Cibali], Catania.

Info:

Alice Ferlito – 333.5217770 – alais63@yahoo.it

Stage Teatrale Figure Deportate

Jennifer (a Milano) – In concorso al Festival “Le Voci dell’Anima”

JenniferJennifer torna a calcare le scene. Questa volta a Milano, nello splendido scenario del Teatro dell’Arte, dove lo spettacolo teatrale con la regia di Antonello De Rosa, partecipa al Festival “Le Voci dell’Anima”.

Sulla scena compare Jennifer, ombra leggera e incerta sulla linea sottile che divide il femminile dal maschile, continuamente alla ricerca di sé stessa e della propria natura di uomo, come della sua verità di donna. Lentamente prendono corpo le sue ossessioni, macerate in lunghe solitarie notti, nel chiuso di una in attesa di telefonate desiderate e mai ricevute. Jennifer vive tra il sogno e la realtà sospesa al tenue filo della speranza di poter vivere una passione, aggrappata all’illusione di avere qualcuno che la ami per quella che è, ne’ uomo ne’ donna veramente ma uomo e donna contemporaneamente. La scena all’improvviso si riempie di voci e Jennifer risponde, parla, ride e insulta: si agita sempre oscillante tra il riso e il pianto, tra il comico e il tragico. Voci che arrivano dal mondo al di fuori di lei, che da sempre la esclude perchè diversa, o ancor più semplicemente voci che salgono dal fondo più intimo del suo cuore, come piccola illusione per sentirsi un po’ meno sola. A un tratto prende vita sulla scena l’altro personaggio, Anna: anche lei vittima della solitudine che non lascia scampo, in attesa di telefonate che non arrivano mai e di uomini sempre troppo lontani. Anna e Jennifer, ognuna nel cerchio della sua solitudine, poi improvvisamente strette insieme nella morsa dell’angoscia e poi di nuovo e ancora Jennifer, faccia a faccia con le sue paure, con la sua fragilità di donna senza essere donna, e infine ancora e sempre Jennifer da sola. Tutto si scaglia su una scena nelle sue linee molto essenziale ma, contemporaneamente, tesa ad evidenziare e sottolineare l’indole ossessiva della protagonista.

Sul palcoscenico, insieme ad Antonello De Rosa, nei panni di Jennifer, ci saranno Francesca Pica e Simona Fredella.