EDIPO: il nuovo stage di ScenaTeatro

Dopo il grande successo di MEDEA (nel 2013) e le standing ovation per LE TROIANE (nel 2014), il nuovo stage di ScenaTeatro diretto dal nostro direttore artistico Antonello De Rosa, sarà dedicato a EDIPO.

Con il patrocinio del Comune di Cava De’ Tirreni e in collaborazione con il Premio LI CURTI e il Teatro Luca Barba, Antonello De Rosa guiderà gli stagisti alla scoperta di questo personaggio mitologico nella corte rinascimentale di Palazzo Apicella a Cava, dal 6 al 26 Luglio 2015.

Lo stage è aperto ad un numero massimo di 20 partecipanti. Per tutte le informazioni potete contattare:

  • GELTRUDE BARBA: 393.3378060  |  geltrudebarba@hotmail.it
  • SCENATEATRO: 333.3067832  |  info@scenateatro.com

Manifesto Edipo

Per Disgrazia Ricevuta

Spettacolo Teatrale scritto da Manlio Santanelli. Regia di Antonello De Rosa. Con Giovanni Pisacane, Mauro De Simone e Simona Fredella. Costumi di Liana Mazza. Ricerca Musicale di Nicola Ferrentino. Assistente alla Regia: Gina Ferri. In scena SABATO 14 (alle 21.00) e DOMENICA 15 FEBBRAIO (alle 19.00), presso il TEATRO LA MENNOLA a Salerno.

Per Disgrazia Ricevuta

Non è azzardato affermare che quando una grazia richiesta ad un Santo va oltre la “misura” del suo oggetto si traduce puntualmente in una disgrazia. Per disgrazia ricevuta, testo di Santanelli, analizza l’anima popolare e pagana della plebe napoletana per mettere in evidenza il rapporto viscerale che essi hanno con questa divinità. Ritratto paradossale e grottesco di due diverse “tifose” di San Gennaro, la commedia dà vita ad altrettante distinte situazioni, d’acchito contrastanti, ma ad un più attento esame cucite a filo doppio dalla stessa familiarità fra il celeste e il terreno. Protagonista indiscussa è la figura del Santo patrono di Napoli che nella prima situazione, vuoi a causa della veneranda età, vuoi per lo sterminato numero dei suoi postulanti, incorre in qualche “errore” nel corso del suo ministero di “graziatore”.

Per Santanelli il teatro deve mettere a nudo l’assurdità del reale che ha le sue radici nel malessere e nel dramma esistenziale di personaggi che, attraverso il paradosso, cercano una via d’uscita al dolore, all’angoscia e al degrado in cui sono immerse. Le donne protagoniste dell’opera “Per disgrazia ricevuta” scelgono il soprannaturale come risoluzione ai loro problemi quotidiani e affettivi: San Gennaro diventa, quindi, la liberazione dell’irrazionale e il luogo in cui la realtà e la perdita dell’io si intrecciano inesorabilmente.