Diario di un Re e di Cento Rose.

Un Re, il mitico Edipo, inconsapevole uccisore del padre e marito di sua madre.
Le rose di Jennifer, che aspetta invano una telefonata come segno di quell’affetto desiderato da sempre. In comune, la disperazione innocente e la solitudine esistenziale che avvolgono ognuno di noi. Lo svolgimento di due stage e la messa in scena di altrettanti spettacoli teatrali ispirati ai drammi di questi due personaggi, generati da testi classici e dall’inventiva di un “Re-gista” come Antonello De Rosa. Un diario della creazione teatrale e delle emozioni senza veli che essa scatena quotidianamente. Un diario di foto calde e parole bollenti che si trasforma in un suggestivo sipario sulla condizione umana.

Il libro di Paola La Valle che parla di “Edipo” e “Jennifer”, della creazione e della messa in scena di due stage teatrali, frutto del lavoro di Antonello De Rosa, direttore artistico di ScenaTeatro, verrà presentato alla Feltrinelli di Salerno, in corso Vittorio Emanuele 230, VENERDI 18 MARZO 2016, alle 18.

Vi aspettiamo numerosi.

[Photo di Ice Carmine]

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La Beneficenza secondo Jennifer.

Considerato il grande successo avuto lo scorso 3 ottobre a Salerno, nell’Auditorium del Centro Sociale di Salerno [qui la recensione completa di Paola La Valle], ScenaTeatro, in collaborazione con il Teatro Luca Barba di Cava de’ Tirreni e su richiesta dell’associazione OASI Onlus [Operazione Assistenza Sostegno Infanzia], ha deciso di replicare lo spettacolo “LE VISIONI DI JENNIFER”, frutto di uno stage diretto dal nostro Direttore Artistico ANTONELLO DE ROSA e che ha visto coinvolti più di 25 allievi (qualcuno anche alla sua prima esperienza sul palcoscenico).

Annibale Ruccello è stato tra i protagonisti di una fervida stagione di rinascita e di rinnovvamento della drammaturgia italiana degli anni ottanta. Di fatto i personaggi del teatro di Ruccello sono in ostaggio di forze che li dominano. Essi sono simili a un territorio occupato che è stato spogliato dalla sua ricchezza e cancellato. L’esercito nemico, responsabile di questa aggressione, è composto dalla società di massa: con il suo linguaggio miserabile e caricaturale, con la prepotenza dei miti televisivi, con il falso prestigio dei suoi oggetti di consumo, con la simulazione della felicità. Il paese occupato, la vittima più martoriata, è l’anima e l’immaginazione di questa umanità.

Lo Spettacolo, grazie anche all’ospitalità del Marte Mediateca di Cava Dei Tirreni, sarà ripetuto per una giusta causa. L’intero ricavato della serata, infatti, sarà interamente devoluto a favore dell’Associazione Oasi per il DH Onco-Ematologico Pediatrico dell’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore.

Se oltre a godervi lo spettacolo, questa volta volete anche essere parte attiva di uno splendido dono, vi aspettiamo VENERDI 27 NOVEMBRE 2015, alle 20.30, al MARTE di Cava de’ Tirreni.

Jennifer Beneficenza

Stage Teatrale “Jennifer”

Stage su Jennifer, uno dei personaggi più famosi creati dalla penna di Annibale Ruccello, diretto da Antonello De Rosa.

Cover Eventi Scena

Annibale Ruccello è stato tra i protagonisti di una fervida stagione di rinascita e di rinnovvamento della drammaturgia italiana degli anni ottanta. Nei sette giorni di stage intensivo previsto (35 ore di lavoro), toccheremo uno dei personaggi più affascinanti creati da questo autore e lavoreremo sulla sua poetica teatrale.  Di fatto i personaggi del teatro di Ruccello sono in ostaggio di forze che li dominano. Essi sono simili a un territorio occupato che è stato spogliato dalla sua ricchezza e cancellato. L’esercito nemico, responsabile di questa aggressione, è composto dalla società di massa: con il suo linguaggio miserabile e caricaturale, con la prepotenza dei miti televisivi, con il falso prestigio dei suoi oggetti di consumo, con la simulazione della felicità. Il paese occupato, la vittima più martoriata, è l’anima e l’immaginazione di questa umanità.

Lo Stage parte dall’indagine sulla natura umana dei singoli partecipanti, attraverso il recupero della memoria fisica; confluisce nel lavoro sul coro, contenitore di tutte le dinamiche di relazione in scena. Al movimento si intreccia il canto, elemento naturale e primordiale di comunicazione e la parola scardinata, scomposta, cantata, “ri-suonata”. Questi elementi si traducono in strumenti necessari al lavoro dell’attore-autore e definiscono la poetica nello sguardo dello spettatore. Il risultato è la formazione di un attore autore delle proprie scene, di un gruppo responsabile della creazione collettiva. Lo spettacolo è di tutti e tutti ne fanno dono a chi guarda.

Informazioni e modalità di partecipazione:

Il laboratorio è aperto ad un numero massimo di 25 partecipanti di qualsiasi età, lingua  e provenienza geografica, siano essi attori professionisti, allievi attori, danzatori o provenienti da diverse discipline artistiche o da altre professioni. Ha una durata complessiva di 35 ore per 7 giorni lavorativi, per 5 ore al giorno.

Per essere ammessi si prega di inviare, tramite mail [scenateatrosalerno@gmail.com] la propria richiesta di partecipazione e, o un curriculum artistico (in caso di artisti professionisti), oppure una breve descrizione di sé, dei propri interessi, delle proprie peculiarità e motivazione di partecipazione (se non si hanno esperienze artistiche). In entrambi i casi si possono aggiungere abilità particolari (se si posseggono), le informazioni anagrafiche (luogo di residenza, età) e i recapiti necessari per essere ricontattati.

Periodo Stage:

Da lunedì 7 a giovedì 24 Settembre 2015.

Spettacolo:

Sabato 3 Ottobre 2015.

Località:

Auditorium Centro Sociale di Salerno [Via Vestuti].

Info:

info@scenateatro.com | scenateatrosalerno@gmail.com

Jennifer (a Rimini) – In concorso al Festival “Le Voci dell’Anima”

Locandina JenniferJennifer torna a calcare le scene. Questa volta a Rimini, nello splendido scenario del Teatro degli Atti, dove lo spettacolo teatrale con la regia di Antonello De Rosa, partecipa all’ultimo atto del Festival “Le Voci dell’Anima”.

Sulla scena compare Jennifer, ombra leggera e incerta sulla linea sottile che divide il femminile dal maschile, continuamente alla ricerca di sé stessa e della propria natura di uomo, come della sua verità di donna. Lentamente prendono corpo le sue ossessioni, macerate in lunghe solitarie notti, nel chiuso di una in attesa di telefonate desiderate e mai ricevute. Jennifer vive tra il sogno e la realtà sospesa al tenue filo della speranza di poter vivere una passione, aggrappata all’illusione di avere qualcuno che la ami per quella che è, ne’ uomo ne’ donna veramente ma uomo e donna contemporaneamente. La scena all’improvviso si riempie di voci e Jennifer risponde, parla, ride e insulta: si agita sempre oscillante tra il riso e il pianto, tra il comico e il tragico. Voci che arrivano dal mondo al di fuori di lei, che da sempre la esclude perchè diversa, o ancor più semplicemente voci che salgono dal fondo più intimo del suo cuore, come piccola illusione per sentirsi un po’ meno sola. A un tratto prende vita sulla scena l’altro personaggio, Anna: anche lei vittima della solitudine che non lascia scampo, in attesa di telefonate che non arrivano mai e di uomini sempre troppo lontani. Anna e Jennifer, ognuna nel cerchio della sua solitudine, poi improvvisamente strette insieme nella morsa dell’angoscia e poi di nuovo e ancora Jennifer, faccia a faccia con le sue paure, con la sua fragilità di donna senza essere donna, e infine ancora e sempre Jennifer da sola. Tutto si scaglia su una scena nelle sue linee molto essenziale ma, contemporaneamente, tesa ad evidenziare e sottolineare l’indole ossessiva della protagonista.

Sul palcoscenico, insieme ad Antonello De Rosa, nei panni di Jennifer, ci saranno Francesca Pica e Simona Fredella.

Jennifer (a Milano) – In concorso al Festival “Le Voci dell’Anima”

JenniferJennifer torna a calcare le scene. Questa volta a Milano, nello splendido scenario del Teatro dell’Arte, dove lo spettacolo teatrale con la regia di Antonello De Rosa, partecipa al Festival “Le Voci dell’Anima”.

Sulla scena compare Jennifer, ombra leggera e incerta sulla linea sottile che divide il femminile dal maschile, continuamente alla ricerca di sé stessa e della propria natura di uomo, come della sua verità di donna. Lentamente prendono corpo le sue ossessioni, macerate in lunghe solitarie notti, nel chiuso di una in attesa di telefonate desiderate e mai ricevute. Jennifer vive tra il sogno e la realtà sospesa al tenue filo della speranza di poter vivere una passione, aggrappata all’illusione di avere qualcuno che la ami per quella che è, ne’ uomo ne’ donna veramente ma uomo e donna contemporaneamente. La scena all’improvviso si riempie di voci e Jennifer risponde, parla, ride e insulta: si agita sempre oscillante tra il riso e il pianto, tra il comico e il tragico. Voci che arrivano dal mondo al di fuori di lei, che da sempre la esclude perchè diversa, o ancor più semplicemente voci che salgono dal fondo più intimo del suo cuore, come piccola illusione per sentirsi un po’ meno sola. A un tratto prende vita sulla scena l’altro personaggio, Anna: anche lei vittima della solitudine che non lascia scampo, in attesa di telefonate che non arrivano mai e di uomini sempre troppo lontani. Anna e Jennifer, ognuna nel cerchio della sua solitudine, poi improvvisamente strette insieme nella morsa dell’angoscia e poi di nuovo e ancora Jennifer, faccia a faccia con le sue paure, con la sua fragilità di donna senza essere donna, e infine ancora e sempre Jennifer da sola. Tutto si scaglia su una scena nelle sue linee molto essenziale ma, contemporaneamente, tesa ad evidenziare e sottolineare l’indole ossessiva della protagonista.

Sul palcoscenico, insieme ad Antonello De Rosa, nei panni di Jennifer, ci saranno Francesca Pica e Simona Fredella.