Premio della Critica al Festival “Le Voci Dell’Anima 2015”

“Una brillante interpretazione del testo di Ruccello orchestrato da una scenografia, costumistica e da luci essenziali ma efficaci. La drammaticità del testo è sapientemente intrisa di tumultuosi delirii restituiti al pubblico grazie alle abilità interpretative dell’attore che esalta i vari passaggi emotivi delle madri rappresentate attraverso slanci fortemente isterici tipici di una donna in preda alla follia e di una donna turbata da sensi di colpa e ricordi dolorosi. Nonostante la difficoltà di comprensione del testo partenopeo, l’attenzione dello spettatore resta costantemente viva grazie al ritmo agile e rutilante. Protagonista indiscusso della messa in scena è l’attore che sul finale passa il testimone alla musica di Shostakovich quale perfetta evocatrice di eventi popolari da sempre universalmente condivisi e condivisibili.”

Questa, la motivazione con la quale la giuria del Festival “Le Voci Dell’Anima 2015” ha premiato il nostro Direttore Artistico, Antonello De Rosa, per lo spettacolo teatrale “Traccia di Mamma” liberamente tratto dal famosissimo testo di A. Ruccello. Un grazie di cuore a tutti quelli che credono in noi e, in generale, a tutti quelli che credono in un teatro di qualità.

#noiamiamoilteatro e lo facciamo con passione!

Premio della Critica

Jennifer (a Rimini) – In concorso al Festival “Le Voci dell’Anima”

Locandina JenniferJennifer torna a calcare le scene. Questa volta a Rimini, nello splendido scenario del Teatro degli Atti, dove lo spettacolo teatrale con la regia di Antonello De Rosa, partecipa all’ultimo atto del Festival “Le Voci dell’Anima”.

Sulla scena compare Jennifer, ombra leggera e incerta sulla linea sottile che divide il femminile dal maschile, continuamente alla ricerca di sé stessa e della propria natura di uomo, come della sua verità di donna. Lentamente prendono corpo le sue ossessioni, macerate in lunghe solitarie notti, nel chiuso di una in attesa di telefonate desiderate e mai ricevute. Jennifer vive tra il sogno e la realtà sospesa al tenue filo della speranza di poter vivere una passione, aggrappata all’illusione di avere qualcuno che la ami per quella che è, ne’ uomo ne’ donna veramente ma uomo e donna contemporaneamente. La scena all’improvviso si riempie di voci e Jennifer risponde, parla, ride e insulta: si agita sempre oscillante tra il riso e il pianto, tra il comico e il tragico. Voci che arrivano dal mondo al di fuori di lei, che da sempre la esclude perchè diversa, o ancor più semplicemente voci che salgono dal fondo più intimo del suo cuore, come piccola illusione per sentirsi un po’ meno sola. A un tratto prende vita sulla scena l’altro personaggio, Anna: anche lei vittima della solitudine che non lascia scampo, in attesa di telefonate che non arrivano mai e di uomini sempre troppo lontani. Anna e Jennifer, ognuna nel cerchio della sua solitudine, poi improvvisamente strette insieme nella morsa dell’angoscia e poi di nuovo e ancora Jennifer, faccia a faccia con le sue paure, con la sua fragilità di donna senza essere donna, e infine ancora e sempre Jennifer da sola. Tutto si scaglia su una scena nelle sue linee molto essenziale ma, contemporaneamente, tesa ad evidenziare e sottolineare l’indole ossessiva della protagonista.

Sul palcoscenico, insieme ad Antonello De Rosa, nei panni di Jennifer, ci saranno Francesca Pica e Simona Fredella.

Jennifer (a Milano) – In concorso al Festival “Le Voci dell’Anima”

JenniferJennifer torna a calcare le scene. Questa volta a Milano, nello splendido scenario del Teatro dell’Arte, dove lo spettacolo teatrale con la regia di Antonello De Rosa, partecipa al Festival “Le Voci dell’Anima”.

Sulla scena compare Jennifer, ombra leggera e incerta sulla linea sottile che divide il femminile dal maschile, continuamente alla ricerca di sé stessa e della propria natura di uomo, come della sua verità di donna. Lentamente prendono corpo le sue ossessioni, macerate in lunghe solitarie notti, nel chiuso di una in attesa di telefonate desiderate e mai ricevute. Jennifer vive tra il sogno e la realtà sospesa al tenue filo della speranza di poter vivere una passione, aggrappata all’illusione di avere qualcuno che la ami per quella che è, ne’ uomo ne’ donna veramente ma uomo e donna contemporaneamente. La scena all’improvviso si riempie di voci e Jennifer risponde, parla, ride e insulta: si agita sempre oscillante tra il riso e il pianto, tra il comico e il tragico. Voci che arrivano dal mondo al di fuori di lei, che da sempre la esclude perchè diversa, o ancor più semplicemente voci che salgono dal fondo più intimo del suo cuore, come piccola illusione per sentirsi un po’ meno sola. A un tratto prende vita sulla scena l’altro personaggio, Anna: anche lei vittima della solitudine che non lascia scampo, in attesa di telefonate che non arrivano mai e di uomini sempre troppo lontani. Anna e Jennifer, ognuna nel cerchio della sua solitudine, poi improvvisamente strette insieme nella morsa dell’angoscia e poi di nuovo e ancora Jennifer, faccia a faccia con le sue paure, con la sua fragilità di donna senza essere donna, e infine ancora e sempre Jennifer da sola. Tutto si scaglia su una scena nelle sue linee molto essenziale ma, contemporaneamente, tesa ad evidenziare e sottolineare l’indole ossessiva della protagonista.

Sul palcoscenico, insieme ad Antonello De Rosa, nei panni di Jennifer, ci saranno Francesca Pica e Simona Fredella.